Articoli e News

gen182022

La Corte di Cassazione torna ancora sulla lista Falciani

Il diritto interno, sia in materia di imposte dirette che in tema di imposta sul valore aggiunto, consente che gli accertamenti fiscali si svolgano con l'utilizzo di elementi comunque acquisiti, e quindi anche con prove atipiche, quali le “liste” provenienti dalla collaborazione internazionale, o con dati acquisiti con forme diverse da quelle regolamentate. Non è peraltro neppure necessario che gli indizi siano plurimi, in quanto anche un unico indizio, se dotato dei requisiti della gravità e della precisione, può fondare una legittima ripresa a tassazione. In ogni caso, in materia...

La Corte di Cassazione torna ancora sulla lista Falciani

gen172022

Bancarotta documentale quando l'omessa tenuta delle scritture serve a creare pregiudizio ai creditori

Secondo la Corte di Cassazione (n. 1369/22) "integra il reato di bancarotta documentale fraudolenta, e non di quello di bancarotta semplice, l'omessa tenuta della contabilità interna quando lo scopo dell'omissione è quello di recare pregiudizio ai creditori, impedendo la ricostruzione dei fatti gestionali".

Bancarotta documentale quando l'omessa tenuta delle scritture serve a creare pregiudizio ai creditori

gen132022

Quali sono le conseguenze dell'erronea scelta del rito ordinario compiuta per l'opposizione a cartella di pagamento?

La Cassazione a Sezioni unite, con la sentenza n. 758, ha definitivamente chiarito che "nei procedimenti ‘semplificati' disciplinati dal Dlgs n. 150 del 2011, nel caso in cui l'atto introduttivo sia proposto con citazione, anziché con ricorso eventualmente previsto dalla legge, il procedimento - a norma dell'art. 4 del Dlgs n. 150 del 2011 - è correttamente instaurato se la citazione sia notificata tempestivamente, producendo essa gli effetti sostanziali e processuali che le sono propri, ferme restando le decadenze e preclusioni maturate secondo il rito erroneamente prescelto dalla parte....

Quali sono le conseguenze dell'erronea scelta del rito ordinario compiuta per l'opposizione a cartella di pagamento?

ott142020

Voluntary disclosure e false dichiarazioni. Può configurarsi il delitto di autoriciclaggio? (Cass. Pen. n. 14101/2019)

Integra il reato di autoriciclaggio la condotta del contribuente che nella voluntary disclosure dichiara il falso, regolarizzando beni che in realtà non erano all’estero, ma già in suo possesso in Italia? Ai fini della soluzione della questione, è opportuno introdurre brevi nozioni sia sull'istituto della cd. volontari disclosure sia del reato di autoriciclaggio. LA VOLUNTARY DISCLOSURE La Collaborazione volontaria (cd. Voluntary Disclosure), introdotta con la L. n. 186/2014, è una procedura con cui il contribuente, autodenunciandosi, dichiara al fisco "attività finanziarie e...

Voluntary disclosure e false dichiarazioni. Può configurarsi il delitto di autoriciclaggio? (Cass. Pen. n. 14101/2019)

ott072020

L’imputato assolto in sede penale può essere comunque ritenuto responsabile fiscalmente nel caso in cui l’atto impositivo risulti fondato su validi indizi.

Nel contenzioso tributario, non può essere attribuita alcuna autorità di cosa giudicata alla sentenza penale irrevocabile emessa in materia di reati fiscali, anche se i fatti esaminati siano i medesimi, poiché nel processo tributario valgono i limiti in materia di prova stabiliti dal comma 4 dell’art. 7, D.Lgs. n. 546/1992, i quali consentono l’ingresso anche alle presunzioni semplici, le quali non sono idonee da sole a supportare una pronuncia penale di condanna. Di conseguenza, il contribuente assolto in sede penale per non aver commesso il fatto o perché il fatto non sussiste...

L’imputato assolto in sede penale può essere comunque ritenuto responsabile fiscalmente nel caso in cui l’atto impositivo risulti fondato su validi indizi.

Archivio