apr102019

Il Presidente dell'associazione risponde anche se firma i la dichiarazione dei redditi dell'anno d'imposta in cui non era in carica

L'art. 38 del Codice Civile, che stabilisce la responsabilità solidale degli amministratori che agiscono per nome e per conto dell'associazione non riconosciuta, è ormai noto a tutti noi. La Cassazione però, con sentenza 5684/2019 consolida la giurisprudenza su questo articolo con una nuova fattispecie. L'organo supremo ha infatti stabilito che il Presidente dell'associazione che firma una dichiarazione dei redditi relativa ad un periodo d'imposta in cui non era in carica, non è per questo esente da responsabilità. Nel caso in esame, infatti, il Presidente viene dichiarato responsabile anche se firmava la dichiarazione dei redditi nel 2011 con riferimento al periodo d'imposta dell'anno precedente, tempo in cui questo non era in carica. Tutto ciò perché il Presidente al 30 settembre 2011 (scadenza della presentazione dei redditi dell'anno recedente) era 'pacificamente in carica' (cfr. Sentenza 5684/2019) e per questo tranquillamente in controllo della situazione contabile e tributaria dell'associazione. Un orientamento, quello di rafforzare la responsabilità solidale prevista dall'art. 38 CC, di certo non nuovo alla corte di cassazione. Certo è che il caso di specie incuriosisce non poco, soprattutto se si pensano a tutti i possibili scenari simili, non solo in ambito tributario.

Il Presidente dell'associazione risponde anche se firma i la dichiarazione dei redditi dell'anno d'imposta in cui non era in carica

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