Articoli e News

set012020

Un chiarimento da parte dell'Agenzia delle Entrate: la circolare 25/E

Con la circolare n. 25/E del 20 agosto 2020, circolare “multiquesito”, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito alle misure di sostegno alle imprese e all’economia, alle norme fiscali e agli interventi in materia di lavoro e politiche sociali, editoria, contenute nel decreto Rilancio. Tra i punti contenuti nel predetto documento, ampio spazio è dedicato alla sospensione delle scadenze relative alla riscossione. Secondo l’agenzia delle Entrate, il Dl Rilancio vieta di notificare atti accertativi e sanzionatori nel corso dell’anno 2020, con eccezioni solo per...

Un chiarimento da parte dell'Agenzia delle Entrate: la circolare 25/E

set012020

Irritualità della notificazione della cartella di pagamento: niente nullità se lo scopo è raggiunto

La CTR Toscana ha ribadito che l'irritualità della notificazione a mezzo PEC della cartella di pagamento non ne comporta la nullità se la consegna in via telematica dell'atto ha prodotto il risultato della sua conoscenza e determinato così il raggiungimento dello scopo legale. (Sul punto: Cass. S.U. 28/09/2018, n. 23620; Cass. S.U. 18/04/2016, n. 7665).

Irritualità della notificazione della cartella di pagamento: niente nullità se lo scopo è raggiunto

ago312020

Spese di pubblicità sostenute nei confronti di ASD e presunzione assoluta di inerenza (Cass. 8540/2020)

I corrispettivi in favore di associazioni sportive dilettantistiche, fino ad un importo annuo complessivamente non superiore ad euro 200.000, non possono essere recuperate a tassazione per mancanza di inerenza, essendovi al riguardo la presunzione assoluta in base alla quale vanno considerate spese di pubblicità ai sensi dell'articolo 90, comma 8 della legge 289 del 2002.

Spese di pubblicità sostenute nei confronti di ASD e presunzione assoluta di inerenza (Cass. 8540/2020)

ago312020

Accertamento analitico-induttivo: è il contribuente che deve dimostrare l’esistenza dei presupposti per la deducibilità di costi (CTR Marche 179/19)

Secondo il consolidato orientamento della Suprema Corte (da ultimo, Cass. Civ., sez. trib., n. 22868/2017), soltanto in caso di accertamento induttivo puro, ex art. 39, comma 2, del d.P.R. n. 600/1963, l'Amministrazione finanziaria deve riconoscere una deduzione dei costi. Viceversa, in ipotesi di accertamento analitico o analitico-induttivo è il contribuente che deve dimostrare l’esistenza dei presupposti per la deducibilità di costi afferenti ai maggiori ricavi o compensi, senza che l'Ufficio possa o debba procedere al riconoscimento forfettario di componenti negativi (conforme, Cass....

Accertamento analitico-induttivo: è il contribuente che deve dimostrare l’esistenza dei presupposti per la deducibilità di costi (CTR Marche 179/19)

ago192020

L’accertamento induttivo non può ignorare i costi (Cass. 10982/2020)

In caso di accertamento induttivo “puro”, l’ufficio ha l’obbligo di tener conto dei costi sostenuti, anche in via presuntiva. In caso contrario, si attuerebbe l’illegittima tassazione dei ricavi lordi, in aperta violazione dell’articolo 53 della Costituzione. Con la sentenza n. 10982/2020 si consolida l’orientamento garantista della Corte di Cassazione sulle modalità di effettuazione degli accertamenti induttivi.

L’accertamento induttivo non può ignorare i costi (Cass. 10982/2020)

Archivio